Aprire un negozio online.

Vuoi aprire un negozio online ma stai cercando di capire se questo canale è veramente conveniente e, soprattutto, quali attività e costi dovrai sostenere?

Con questo articolo cercherò di chiarire i tuoi dubbi.

Autore: Andrea Longo
Innovation manager & Co-Founder
Industry

L’e-commerce cresce, soprattutto in determinati settori.


Secondo i dati del Politecnico di Milano, nel 2021 gli acquisti online in Italia hanno prodotto 39,4 miliardi di fatturato (+21% rispetto al 2020).

Ma - e purtroppo c’è sempre un ma - sono molte le attività commerciali che hanno fallito tentando la strada delle vendite online. Ad esempio, su piattaforme come Shopify, solo il 5% dei negozi riesce ad ottenere dei buoni risultati.

Perché queste attività commerciali chiudono?

Perché aprono pensando che l'e-commerce sia un canale a basso costo dove è possibile vendere qualsiasi cosa, a qualsiasi prezzo, subito.

L’e-commerce è uno strumento complesso e multidisciplinare, con tante attività e costi nascosti. Con competitor che vendono sottocosto e consumatori viziati da canali come Amazon (che consegna in poche ore, che adotta delle politiche di reso folli, che premia i venditori con bassa marginalità).

Cerchiamo allora di vedere insieme quali sono i punti fondamentali che devono essere considerati prima di aprire un canale online.

1. punto uno (domanda online)
Ma i consumatori stanno realmente cercando il tuo prodotto online?
Cercano la categoria merceologica? Il tuo brand o quello dei competitor?
Se vendi un prodotto poco conosciuto o poco cercato sarà difficilissimo, per mancanza di un budget adeguato, stimolare la domanda online.

2. punto due (costi di gestione)
Nonostante molte delle piattaforme che trovi online promettono “grandi risultati con pochi sforzi” le vendite online richiedono un grande impegno in fase progettuale e gestionale.
Devi creare il catalogo, devi creare lo store, devi gestire i pagamenti e il customer care, devi gestire le spedizioni.
Ti assicuro che serve almeno una risorsa part-time dedicata.

3. punto tre (competenza)
Hai tempo di gestire il negozio online (mi sembra difficile se fai l’imprenditore) oppure hai individuato un dipendente che potrebbe farlo.
Ottima notizia! Ma - e ricominciamo con i ma - questa risorsa non può essere onnisciente e avere le competenze fotografiche per creare un buon catalogo, gestire la manutenzione informatica dello store, dialogare con i consumatori e gestire spedizioni e resi.
Non puoi quindi pensare di aprire uno store online senza affidarti a professionisti esterni.

4. punto quattro (promozione)
Perfetto: hai un ottimo prodotto, una risorsa dedicata, un team di professionisti esterni che può supportarti sugli aspetti grafici e informatici.
Adesso questa Ferrari non può rimanere in garage e quindi dobbiamo parlare della promozione, ovvero degli strumenti per portare i consumatori al tuo negozio online.
I canali sono tanti, ma diciamo che una buona campagna con Google Shopping e una newsletter quindicinale possono bastare. Naturalmente, come per il punto tre, se gestite da un professionista.

Terminata questa lista del terrore possiamo fare qualche calcolo.
Per iniziare ti serve quindi una risorsa dedicata ed un budget mensile che oscilla tra i mille e i duemila euro.
Spaventato? Non credevi mica di aprire un nuovo canale commerciale spendendo meno dell’affitto di un negozio fisico in una buona zona commerciale?

Se sei ancora interessato, posso darti maggiori informazioni..
Se non sei convinto va bene uguale. Ma ti prego, non sprecare soldi con soluzioni fai-da-te che ti porteranno alla delusione dopo pochi mesi (... la maggioranza dei nostri clienti arrivano da queste soluzioni, risparmia quei soldi per altro).