Da qualche mese le librerie abbondano di libri dedicati al tema dell’omnicanalità (quelli bravi direbbero omnichannel), un modello di comunicazione pensato per rispondere alle modalità dinamiche e multi strumento con cui gli utenti accedono alle informazioni. Il succo è semplice: se vuoi vendere un prodotto o un servizio ad un cliente devi accompagnarlo progressivamente attraverso tutti i canali che lo porteranno alla decisione d’acquisto.
In teoria il metodo è veramente funzionale! In pratica prevede un utilizzo assiduo e strutturato di una miriade di canali di comunicazione, con un esborso di tempo e di budget inimmaginabili per qualsiasi piccola o media impresa.
Per capirci meglio, prova a ipotizzare di seguire il percorso di un cliente che vuole prenotare un albergo a Roma, passando dalle ricerche su Google alle foto su Instagram, dalle recensioni dei blog di settore alle indicazioni di Google Maps, dai feedback su Facebook alla comparazione di prezzo sulle applicazioni di booking. Continuo?
Naturalmente il mio pensiero non è disfattista ma cerca solo di portare ordine all’interno di un modello di comunicazione innovativo.
Omnicanalità si, ma con un intervento progressivo dove occuparsi prima delle cose fondamentali.
E quale miglior blocco di partenza se non quello in cui farsi trovare da chi già sta cercando online un prodotto o un servizio simile al tuo?
Pensaci bene. Perché spendere soldi in campagne pensate per sensibilizzare i clienti nel loro momento di svago, quando possiamo intercettare clienti alla ricerca disperata di una soluzione?
Per partire non fare voli pindarici cercando di sfruttare soluzioni di comunicazione luccicanti ma poco funzionali; dotati invece di un buon sito web e attiva una campagna promozionale con Google Ads e Google My Business.
Per “un buon sito web” intendo un sito che sia ottimizzato per gli smartphone, che sia ben indicizzato e posizionato su Google, che abbia contenuti semplici e accattivanti, che guidi il cliente verso un’azione specifica, come chiamarti, prenotare, lasciare la propria email.
Per Google Ads e Google My Business intendo gli annunci che compaiono tra i risultati di ricerca quando un cliente inserisce delle parole chiave inerenti la tua attività (per rifarmi all’esempio di prima: cerco un hotel a Roma, cerco un hotel in centro, cerco un hotel vicino alla stazione, etc.).
Quella che ti propongo è una ricetta semplice, spiegata nel dettaglio nei prossimi articoli, che una volta messa a regime può aprire le porte agli strumenti dell’omnicanalità (eh si, perché una volta che hai portato i clienti giusti sul tuo sito potrai pensare a come fidelizzarli, a colpi di social network e newsletter).
Se non sei ancora convinto guarda che traffico di ricerca generano le parole chiave che ho citato prima come esempio: la ricerca “hotel Roma” viene utilizzata 40.500 volte ogni mese, la ricerca “hotel Roma centro” viene utilizzata 9.900 volte ogni mese, la ricerca “hotel Roma Termini” viene utilizzata 5.400 volte ogni mese
IN SINTESI: omincanalità si, ma utilizzando con ordine i vari strumenti di comunicazione; partendo da un buon sito web e da una campagna Google Ads e Google Shopping per intercettare i clienti che già cercano un prodotto o un servizio simile al tuo.